(dal sito la biennale musica 2020 – Sette Canzoni per Bruno)
FONTANAMIXENSEMBLE / COLLETTIVO IN.NOVA FERT
29 SETTEMBRE 2020 ORE 20:00
TEATRO ALLE TESE (VE) – INGRESSO CON BIGLIETTO
Sette Canzoni per Bruno
concerto-documentario per i 100 anni di Bruno Maderna
prima esecuzione assoluta
1. Ti guardo e lacrimo, Venezia mia
2. Dedica
3. Vertical Thoughts
4. Love’s Ecstasy
5. Play with Bruno!
6. Di soli, di Astri e altri Satelliti
7. The last interview
Collettivo In.Nova Fert: Bernardo Lo Sterzo, Livia Malossi Bottignole, Marco Pedrazzi, Alessio Romeo, Diego Tripodi
Drammaturgia e voce recitante: Luca Scarlini
Video: Stefano Croci
Voce: Valentina Coladonato
FontanaMIXensemble: flauti Lavinia Guillari; clarinetti Marco Ignoti; violino e viola Valentino Corvino; violoncello Sebastiano Severi; chitarra e chitarra elettrica Walter Zanetti; arpa Alice Caradente; accordeon Jacopo Cerpelloni; pianoforte e tastiere Stefano Malferrari, Franco Venturini; regia audio Nicola Evangelisti
Direttore: Francesco La Licata
In collaborazione con: Centro Studi Maderna del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna MAMbo, Museo d’Arte moderna di Bologna
«Il distanziamento sociale lo sentivamo anche prima del Covid, la separazione fra individui nella cultura e nella società: e il nostro collettivo ha voluto essere una risposta». Marco Pedrazzi è uno dei giovani compositori – gli altri sono Bernardo Lo Sterzo, Livia Malossi Bottignole, Alessio Romeo e Diego Tripodi – che hanno costituito il Collettivo In.Nova Fert, di cui Pedrazzi si fa portavoce in un incontro che precede il concerto-documentario Sette Canzoni per Bruno, omaggio a Bruno Maderna in occasione dei cento anni dalla nascita del grande compositore veneziano, presentato martedì nell’ambito della Biennale Musica. «Ci siamo conosciuti a Bologna, e abbiamo dato vita ad un festival. Dopo questa esperienza abbiamo pensato di comporre insieme. E scrivere musica insieme implica naturalmente anche discutere».
Per Sette Canzoni per Bruno hanno composto a dieci mani, in contatto con Francesco La Licata, direttore del FontanaMix Ensemble, compagine che ha guidato in Sette Canzoni per Bruno. Spiega La Licata nell’incontro: «È un progetto, non solo un concerto. Volevamo evitare qualcosa di semplicemente commemorativo: l’idea è stata che dei giovani facessero qualcosa non per Maderna, ma con Maderna, e questo collettivo è un nucleo perfetto per passare il testimone di Maderna a dei giovani compositori. Approfittando del Centro Studi Maderna di Bologna, hanno esaminato documenti e lettere, sono entrati nella vita di Maderna che ha dato l’anima per la musica, hanno analizzato gli studi preparatori dei brani, spesso molto abbondanti, insomma hanno messo le mani nel materiale maderniano per reinventarlo».
Sette Canzoni per Bruno è un racconto che mette insieme l’elemento musicale con quello visuale e quello narrativo. Sullo schermo si inizia da Venezia, coi gabbiani sulla laguna; il FontanaMix (piano, flauto, clarinetti, fisarmonica, arpa, chitarra, violoncello, violino, tastiere), con la voce di Valentina Coladonato, inizia con un rifacimento dalle cinquecentesche Sacre Sinfonie del veneziano Giovanni Gabrieli; Luca Scarlini, che ha allestito i recitati di raccordo e curato la drammaturgia, evoca il piccolo violinista Brunetto, che il padre fa oppressivamente esibire come un fenomeno, e che si libererà di questa sua condanna ad essere un bambino prodigio diventando compositore.
– Marcello Lorrai, VENEZIA,03.10.2020, “Il manifesto”