Il Gruppo Analisi e Teoria Musicale (GATM), in collaborazione con la Sagra Malatestiana e il Comune di Rimini, è lieto di annunciare che il XVII Convegno Internazionale di Teoria e Analisi Musicale si terrà dal 26 al 29 novembre 2020. A causa dell’emergenza sanitaria causata dal Covid 19, quest’anno il convegno si svolgerà interamente online.
Sabato 28 alle ore 14,30, Livia Malossi Bottignole e Alessio Romeo presenteranno una relazione dal titolo “Sette Canzoni per Bruno: creazione, analisi e filologia”, incentrata sullo spettacolo scritto dal Collettivo In.Nova Fert ed eseguito dal FontanMIX Ensemble alla Biennale di Venezia 2020. La relazione avverrà all’interno della Sesta Sessione, “Le avanguardie del Novecento”, presieduta da Mario Baroni.
Abstract dell’intervento:
Le ramificazioni apparentemente centrifughe dell’attività artistica di Bruno Maderna si rivelano, come gli studi musicologici degli ultimi anni hanno ormai appurato, così ricche di tangenze e mutui scambi da risolversi, all’opposto, in un movimento centripeto che suggerisce invece una concezione della musica tanto multiforme quanto tuttavia coerente: un’opera sospesa tra levità e rigore, tra venerazione della musica antica e procedimenti compositivi sperimentali, ma saldamente unita da una profonda coscienza dell’unità spirituale che intercorre tra le tecniche compositive di ogni tempo. I molteplici aspetti della creatività maderniana sono stati recentemente oggetto di approfondimento nel lavoro del collettivo di compositori In.Nova Fert che, su commissione di Francesco La Licata e del Fontanamix Ensemble, ha lavorato alla composizione dei pezzi del concerto-documentario Sette canzoni per Bruno, presentato in prima esecuzione al 64o festival internazionale di musica contemporanea della Biennale di Venezia. Lo spettacolo, il cui titolo rinvia alle radici veneziane del compositore con un’allusione al maestro Malipiero, si snoda attraverso sette stazioni musicali (Ti guardo e lagrimo, Venezia mia; Dedica; Vertical Thoughts; Love’s Ecstasy; Play with Bruno!; Di Soli, di Astri e altri satelliti; The last interview) finalizzate alla delineazione di un ritratto del compositore, la cui vicenda umana e artistica emerge in tutta la sua vertiginosa complessità anche attraverso narrazioni, proiezioni di documenti videografici e esecuzioni di trascrizioni che rivelano tanto la generosità dell’uomo quanto la sofisticata multiformità dell’artista. Tale evento presenta tuttavia molteplici aspetti di interesse anche ai fini della comprensione delle tecniche compositive di Maderna. Il collettivo infatti, evitando tanto l’omaggio astratto quanto la reificazione della musica di Maderna a materiale inerte, ha adottato un procedimento compositivo inconsueto, che si potrebbe definire di “composizione intertestuale”. L’elaborazione delle composizioni è stata infatti preceduta e affiancata da mesi di ricerche e studi condotti sugli autografi conservati al Centro studi Bruno Maderna di Bologna, in modo da porre i nuovi lavori, fin dalle fasi incipitarie, in dialogo serrato con l’opera di Maderna, inglobando materiali e spunti di diversa provenienza: frammenti di opere edite, materiali precompositivi, suggerimenti di scrittura aleatoria, schizzi inediti, tratti anche da trascrizioni di autori antichi e dalla produzione di consumo, che hanno quindi rappresentato le fonti di un lavoro madernianamente ramificato, all’incrocio tra filologia, collage e composizione originale. La relazione si fonderà dunque sull’analisi comparata di scelti passi tratti dai lavori del collettivo e dei materiali di partenza, al fine di porre in rilievo la profonda unità del pensiero compositivo di Maderna, che si manifesta innanzi tutto nelle proprietà genetiche del materiale iniziale e nelle affinità della concezione morfologica, e al tempo stesso di appurare quanto le sue intuizioni consentano ancora ampi spazi di riflessione e applicazione.
